Un anno di lavoro... facciamo il punto!


E’ ormai passato più di un anno dall’appuntamento elettorale che per la prima volta ha assegnato a Rezzato Democratica il ruolo di opposizione nel nostro Comune. Forti del sostegno del 49% dei cittadini rezzatesi che hanno accordato a noi la loro fiducia, abbiamo intrapreso con determinazione questo nuovo ruolo che ha una fondamentale funzione di proposta e controllo sull’operato della maggioranza. Durante questo primo anno di consigliatura, Rezzato Democratica – attraverso i propri consiglieri comunali (Enzo Gerosa, Luca Reboldi, Emanuela Ogna, Anna Bertolino e Giorgio Gallina) – non ha smesso di portare avanti il proprio progetto per Rezzato, non mancando di criticare le scelte non condivise ma anche sostenendo quelle giudicate positivamente.

Ci sembra pertanto corretto e necessario raccontarvi alcune delle principali questioni di cui ci siamo occupati quest’anno:

Discarica La Castella. Abbiamo fatto un’interrogazione per sollecitare l’appello contro la sentenza del TAR che ha dato, per ora, ragione a chi ha proposto l’impianto.

Compensi di sindaco ed assessori. Poco dopo le elezioni la Giunta ha deciso un aumento del 10% dell’indennità per sindaco e assessori. Abbiamo chiesto che questi soldi (€ 48.500 in 5 anni) fossero invece destinati alle famiglie bisognose, ma purtroppo la maggioranza ha bocciato la nostra proposta.

Bollette dell’acqua. Alla luce dell’aumento delle bollette dell’acqua segnalato da molti cittadini,
abbiamo chiesto che l’Amministrazione organizzasse un’assemblea pubblica con il nuovo gestore del servizio idrico per fare chiarezza, ma purtroppo il suggerimento non è stato accolto.

Associazioni. Siamo riusciti a fare modificare un regolamento che avrebbe imposto un affitto alle associazioni ospitate in immobili comunali, evitando questo rischio. 

Legalità. Abbiamo denunciato pubblicità abusive del gioco d’azzardo, ottenendone la rimozione.

Svincolo tangenziale. Negli anni passati era stata evitata la chiusura dello svincolo da parte della Provincia, a parte il solo ingresso in direzione Verona perché pericoloso, anche grazie al lavoro di squadra fatto con Asimpre e AIB. Purtroppo l’Amministrazione ha abbandonato questo approccio e, solo grazie alle nostre interrogazioni, abbiamo scoperto che sin da giugno si era ricominciato a parlare di chiusura, senza che il Comune si attivasse veramente, fino al punto che il Sindaco e l’assessore Capra non hanno partecipato ad una riunione in Provincia convocata sull’argomento. Il risultato è stato quello che temevamo: l’allungamento del tragitto per molti, penalizzante per le aziende di via Einaudi e Olivetti, e l’aumento del traffico su via Giovanni XXIII.

Lavori pubblici. Abbiamo sollecitato le opere già decise e finanziate prima del maggio 2019 (dalla precedente amministrazione), alcune delle quali sono partite, anche se in ritardo, come la ristrutturazione del CTM e la pulizia dei marmi del cimitero di Rezzato; altre, invece, sono ancora ferme, come la ristrutturazione della casa di riposo Almici e del suo tetto. Sono saltati altri interventi che erano già finanziati per il 2020, come la nuova pista di atletica ed alcune asfaltature (dei € 235.000 stanziati ne sono stati usati soltanto € 115.000 su via Paolo VI quando i danni alle auto per le buche avevano già costretto alla chiusura della strada).

Rezzato Plastic-free. Sulla scorta di quanto fatto recentemente da molti comuni italiani e bresciani, abbiamo presentato una mozione per chiedere che anche Rezzato potesse diventare un comune plastic-free, eliminando l’uso di plastica monouso (bicchieri, bottiglie, ecc.) negli spazi pubblici e sostituendola con oggetti in carta o in materiali bio-degradabili. Per le feste e le manifestazioni pubbliche il Comune avrebbe dovuto impegnarsi per coprire gli eventuali costi aggiuntivi a carico delle associazioni e delle parrocchie, modificando il regolamento Eco-feste. La mozione prevedeva anche una vasta campagna di sensibilizzazione per invitare gli esercizi commerciali e i cittadini a ridurre per quanto possibile l’uso di plastica monouso. Un piccolo passo in favore dell’ambiente. La mozione è stata respinta dalla maggioranza. 

Emergenza coronavirus. Prima di tutto vogliamo ribadire il nostro ringraziamento, insieme a quello di tutti i cittadini, a chi in questo periodo difficile ha svolto il proprio servizio di supporto e sostegno alla nostra comunità: tutti i lavoratori della sanità e dei servizi essenziali, i volontari, i commercianti, i dipendenti comunali, i cittadini che hanno fatto una donazione in denaro o in generi di prima necessità. Abbiamo voluto dare il nostro contributo, preparando numerose proposte concrete rivolte alle famiglie, alle imprese, ai commercianti e pubblici esercenti, ritenendo che in momento così difficile fosse importante essere uniti e lavorare insieme nell’interesse della cittadinanza. Ecco alcune delle nostre proposte: eliminazione rette servizi scolastici (es. mensa, scuolabus,…) per i mesi di chiusura della scuola, mascherine a prezzo scontato nella farmacia comunale, fondo straordinario di sostegno per famiglie in difficoltà (per acquisti beni di prima necessità, affitti, …) ed attività economiche, sconto della tariffa rifiuti per i mesi di chiusura delle attività, igienizzazione spazi pubblici, sostegno pedagogico per genitori e assistenza informatica per gli anziani, bando comunale per finanziare la sistemazione delle attività commerciali e di servizio alle persone, ecc… Purtroppo a tutte queste proposte non abbiamo mai ricevuto risposta.

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