Due milioni e duecento mila euro questa la cifra che Regione Lombardia ha
stanziato il 17 settembre scorso con la delibera n. 542, una cifra
importante che consente ai Comuni di Rezzato e Botticino di realizzare
il progetto per la prevenzione del rischio idrogeologico: in particolare
interventi per la mitigazione dei fenomeni di allagamento indotti dal torrente
Rino-Musia, riconoscendoli come “opere strutturali di fondamentale
importanza”.
Nel 2015 i due Comuni hanno ottenuto un finanziamento
a fondo perduto di 50.000 euro per la revisione progettuale dell’opera
che potesse da un lato soddisfare meglio le esigenze di messa in sicurezza del
territorio dal punto di vista idrogeologico e dall’altro essere accolta più
favorevolmente dai cittadini, distribuendo le opere su i territori di entrambi.
Nel frattempo, per garantire la sicurezza
rispetto ai fenomeni di esondazione del Rino-Musia, il Comune di Botticino ha
provveduto ad una serie di interventi di pulizia e consolidamento, in accordo
con Regione Lombardia che ne ha finanziato una parte: consolidamento degli
argini in via Gerre nel 2014 (30.000 euro), pulizia dell’alveo del torrente nel
2015 (150.000 euro), realizzazione di una vasca di laminazione nel 2016, il
cosiddetto ”sghiaiatore”, a valle dell’area di cava e a monte
dell’abitato per intercettare detriti delle cave (21.000 euro), pulizia
dell’area di spaglio in località Molino Prati nel 2017 (30.000 euro), pulizia
canale scolmatore di via Garibaldi nel 2018 (8.000 euro).
In parallelo a questi interventi, si è
concluso l’iter del nuovo progetto che, nel giugno 2018, ha ottenuto tutte le
necessarie autorizzazioni dagli enti preposti e in sintesi prevede:
- una vasca di accumulo, della capacità di circa 34.000 mc, a valle dell’impianto di
depurazione di Botticino Mattina;
- una seconda vasca di accumulo in territorio di Rezzato, adiacente la sponda destra del
torrente Musia, avente una capacità di circa 50.000 mc.
- una briglia selettiva nella parte alta del bacino del torrente Rino, in prossimità
dell’area di cava ed appena a monte di un guado esistente, finalizzata ad
evitare il pericoloso trasporto a valle del materiale, causa principale di
ostruzioni e depositi con conseguenti allagamenti;
- soglie di stabilizzazione e trattenuta lungo l’asta del torrente Rino per
uniformare la pendenza del fondo, salvaguardare le fondazioni degli argini
esistenti e limitare il deflusso a valle di ulteriore materiale solido e
depositi limosi;
- il consolidamento di alcuni tratti di argine e realizzazione di nuove tratte, sia nel
torrente Rino che nel Fontanone;
- riprofilatura e risezionamento di alcuni tratti sia del torrente Rino che del torrente
Fontanone;
- approfondimento di circa 1 mt dell’area di spaglio in località Molino
Prati per raggiungere una capacità di circa 24.000 mc.
Su precisa indicazione delle due
Amministrazioni interessate, lo studio è stato sviluppato con l’obiettivo di
ridurre sensibilmente l’impatto delle vasche di laminazione, anche per
questo motivo è stata prevista un'adeguata mitigazione ambientale, con la messa
a dimora di più di duecento alberi a margine delle vasche stesse.
“È stata una grande soddisfazione quella di
essere riusciti a concludere con successo questo cammino, tanto più complesso
quanto più lo si è voluto condiviso tra comuni e con Regione Lombardia, ma soprattutto con i
cittadini. Ringraziamo gli Assessori ai Lavori Pubblici e alla Protezione Civile
di entrambi i Comuni, Paolo Rabaioli ed Elena Maccaferri per
Botticino e Giorgio Gallina per Rezzato” dichiarano i due sindaci Davide Giacomini e Donatella
Marchese.
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