Nel settembre scorso personale comunale ha
provveduto, dopo una lunga e complessa vicenda giudiziaria (le precedenti
informative sono disponibili sul sito comunale), ad entrare in modo coattivo
nella piscina comunale, per riprenderne possesso.
Come annunciato allora, sono cominciati poi i
numerosi adempimenti necessari per arrivare alla riapertura della struttura.
In questi mesi, in particolare:
- è stato effettuato un inventario dei beni
presenti nella struttura, per verificare quali fossero di proprietà del Comune
e quali della società;
- sono state riattivate le utenze (acqua,
corrente elettrica, gas);
- è stata fatta una ricognizione di tutta la
struttura per verificarne le condizioni e in particolare per quanto riguarda
gli impianti elettrici, l'impianto idraulico e di riscaldamento, le dotazioni
di sicurezza;
- una volta concluse le verifiche, sono stati
fatti i progetti per la sistemazione di quanto necessario e sono in corso gli
affidamenti dei lavori;
- sono state verificate e sono in aggiornamento
le documentazioni tecniche ed amministrative necessarie all'autorizzazione
della riapertura.
Tutti questi passaggi hanno richiesto del tempo, perché, per fare un esempio, prima di effettuare le verifiche sull'impianto elettrico è stato ovviamente necessario riattivare il contatore dell'energia precedentemente bloccato per i rapporti con la vecchia proprietà. Per affidare i lavori e servizi il Comune deve ovviamente adottare procedure ad evidenza pubblica, con tempistiche obbligatorie decisamente più lunghe e modalità più complesse rispetto alla contrattazione tra privati.
Nel frattempo, considerato che il vecchio
gestore non ha onorato le rate di mutuo e che il Comune come garante se ne è
dovuto fare carico, ne è stato chiesto e ottenuto il fallimento, con l'avvio di
tutte le relative procedure e la nomina da parte del Tribunale di un curatore
fallimentare.
Nell'ambito della procedura fallimentare sono
stati chiariti aspetti molto importanti, in particolare è stato confermato che
la piscina è di proprietà del Comune, che quindi può disporne, mentre nelle
disponibilità del curatore fallimentare rientrano soltanto alcuni arredi.
In questi giorni partiranno i
lavori in corso di sistemazione della piscina, propedeutici alla selezione un
nuovo gestore, per potere finalmente arrivare alla riapertura della struttura.
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