Resoconto del Consiglio Comunale del 1 dicembre 2010 su Italcementi

Approvazione delle linee guida per un protocollo di intesa fra i Comuni di Mazzano e Rezzato e la società Italcementi s.p.a. per il progetto di ammodernamento della cementeria.

Prima di illustrare ciò che è stato votato in Consiglio, un po' di breve storia per inquadrare la questione che da quasi 6 anni interessa da vicino la nostra comunità.
Nel 2005 Italcementi presenta un primo progetto di ampliamento della cementeria, che viene da subito contrastato dall'Amministrazione, il quale prevede un notevole aumento dei quantitativi prodotti a fronte di una calo contenuto delle emissioni inquinanti.
Per dare forza alla posizione del Comune, congiuntamente a Mazzano, vengono commissionati uno studio ambientale ed uno sanitario, che evidenziano il notevole impatto della cementeria e la necessità di ridurre le emissioni di almeno il 64%.
L'Amministrazione guidata da Rezzato Democratica, sempre in accordo con l'opposizione, stabilisce i paletti irrinunciabili per il progetto in una bozza di linee guida, tra i quali i fondamentali sono il calo del 64% delle emissioni ed un aumento a massimo 3.000 t/giorno di produzione di cemento.
La posizione ferma su queste posizioni porta alla fine Italcementi a ritirare il progetto.

Ad inizio 2010 Italcementi presenta un nuovo e diverso progetto che prevede uno sviluppo interno al sedime esistente, utilizzando residue capacità edificatorie e senza ulteriore consumo di suolo. Il nuovo progetto prevede una potenzialità di 3.000 t/giorno, soddisfacendo una delle condizioni che avevano portato al ritiro del primo progetto.
L'Amministrazione, sempre in accordo con Mazzano e con l'opposizione, rivede allora le vecchie linee guida, analizzando puntualmente cosa è stato accolto dal progetto, cosa non è più fattibile a causa della diversa taglia dell'impianto (es. la possibilità immediata di un teleriscaldamento, non più attuale con la produzione ridotta a 3.000 t/giorno) e cosa tornare a chiedere alla ditta con forza.
Tale lavoro, guidato dall'assessore Apostoli, viene condotto con l'assenso della Regione (Ente competente in merito alla prima decisione che dovrà essere presa, ossia la verifica di VIA) e confrontandosi con Italcementi.
Il frutto di tale lavoro, presentato anche alla cittadinanza in occasione dell'assemblea pubblica del 26 ottobre, è stato poi affinato e perfezionato fino al giorno del Consiglio.
Il documento riconferma tutte le più importanti e irrinunciabili richieste ambientali, poi riassunte.
Solo dopo avere lavorato (per 6 anni!) sugli aspetti ambientali ed urbanistici, egli ultimi giorni, l'Amministrazione ha stabilito di chiedere come compensazione aggiuntiva anche un contributo economico, quantificato in circa 5 milioni di euro per ciascun Comune, da utilizzare per opere pubbliche prioritarie in paese.

Il documento è stato illustrato dal Sindaco Danesi ed approvato all'unanimità da tutto il Consiglio Comunale. Sono intervenuti l'assessore Apostoli (RD), i consiglieri Gallina (RD), Ferrari Aggradi (RD), Voglini (RdL) e per la dichiarazione di voto i capigruppo Archetti (RD), Orioli (RdL) e Scaroni (UpR).

Il documento approvato in Consiglio, sarà ora inviato ad Italcementi che dovrà valutare se accettarlo e quindi trasmesso alla Regione, al fine di chiudere la procedura di assoggettabilità alla VIA e passare alla vera e propria procedura di autorizzazione, di competenza provinciale.

Il documento prevede prima di tutto un programma di ammodernamento che porterà alla riduzione del quantitativo totale di inquinanti emessi pari al 75%: significa che Italcementi inquinerà un quarto di quanto faccia ora. E' un risultato veramente notevole che farà del bene ai nostri polmoni ed all'ambiente.
Il documento prevede inoltre ulteriori misure ambientali e di inserimento urbanistico, quali ad esempio:
completamento pista ciclabile che collega Virle e Mazzano;
utilizzo prodotti fotocatalitici (sostanze innovative che distruggono l'inquinamento presente nell'aria);
conservazione parcheggio di fronte al cimitero di Virle e creazione attraversamento pedonale sicuro;
riqualificazione del verde circostante l'impianto e piantumazioni di alberi;
spostamento parcheggio mezzi pesanti e creazione parco;
riduzione inquinamento sonoro;
divieto di trasformare l'impianto in un inceneritore di rifiuti;
pubblicazione dati monitoraggio emissioni;
creazione commissione di controllo;
riutilizzo scarti lavorazione della pietra prodotti dai marmisti locali.

Qui trovate il testo delle linee guida approvato.

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