Non si ferma in estate l'assistenza a bambini diversamente abili


Il Comune di Rezzato investe tantissimo nei servizi alla persona. Uno dei capitoli più importanti è quello dell'assistenza ai bambini diversamente abili. In particolare, per assistenza educativa  si intende “l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali”.
Questa definizione di base è stata via via arricchita nel tempo, andando ben oltre i soli compiti di cura fisica e accompagnamento, e includendo sempre più funzioni di supporto alle autonomie personali e sociali, facilitazione nella relazione con gli insegnanti e con il gruppo classe, sostegno alla socializzazione e comunicazione con i pari, facilitazione nell'espressione dei vissuti e bisogni, supporto emotivo, valorizzazione delle risorse e potenzialità. 
Come per molte altre prestazioni sociali, le leggi che istituiscono l’assistenza ad personam si limitano ad enunciarle a grandi linee, senza entrare nel merito di come devono essere effettivamente erogate. Quindi, poiché non sono stati definiti i livelli essenziali di assistenza, cioè i requisiti minimi che tali prestazioni devono avere, il risultato è che ogni territorio si è organizzato a modo proprio e c’è una grande disomogeneità geografica. 

Rezzato ha deciso di investire ingenti risorse al sostegno dei ragazzi disabili sia durante il periodo scolastico, sia, scelta ancor più rilevante, garantendo anche un’assistenza specializzata durante il centro ricreativo estivo comunale, servizio molto apprezzato dalle famiglie. Per Rezzato si tratta di una spesa ulteriore, rispetto a quanto sostenuto durante l’anno scolastico, pari a 28.000 euro.
A tal riguardo il Sindaco Davide Giacomini ha dichiarato: “Una comunità può dirsi tale se prima di tutto mette le esigenze dei più fragili. Partendo da questo principio riteniamo un dovere fornire ai bambini diversamente abili e alle loro famiglie un supporto concreto anche nei mesi estivi, in modo che i bambini possano vivere esperienze di gioco e condivisione con i loro pari età e che le famiglie sappiano di poter usufruire pienamente di un servizio aggregativo utile alla crescita dei loro figli.”

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