Intitolazione della biblioteca comunale ad Anne Frank




Oggi, 24 febbraio, la biblioteca comunale di Rezzato è stata intitolata ad Anna Frank.
L'intitolazione nasce dalla spinta di cittadini e associazioni e da una delibera della della Giunta Comunale. Erano presenti alla cerimonia di intitolazione il Sindaco, Davide Giacomini, Diego Peli in rappresentenza della Provincia, la dirigente scolastica Alessandra Rossini, rappresentanti di ANED e ANPI ma soprattutto erano presenti alcuni studenti dell'istituto comprensivo Perlasca che, con letture e canti hanno portato a dei momenti di riflessione veramente significativi. 
Riportiamo di seguito alcune parole tratte dall'intervento del Sindaco, Davide Giacomini:
Perché proprio Anne Frank? Perché la forza della sua vita, dei suoi sogni, delle sue parole rappresentano ancora oggi un riferimento per chi vuole impegnarsi per una società migliore in cui ogni persona possa sentirsi accolta e rispettata.
La biblioteca da sempre gioca un ruolo fondamentale all’interno di una comunità, è un riferimento, un baluardo, non sempre riconosciuto, di cultura e conoscenza. Viviamo in un mondo complesso e le biblioteche sono uno strumento di accesso alla complessità, perché offrono fonti e strumenti di informazione primaria e conoscenze elaborate, perché offrono una pluralità di servizi, che personale qualificato può personalizzare su misura per ciascun utente, aiutandolo a procedere con il proprio passo in un percorso di ricerca. E’ l’occasione oggi per ringraziare anche i nostri bibliotecari per la competenza e la passione con la quale svolgono il loro lavoro, la loro missione.
La biblioteca è un servizio pubblico essenziale e irrinunciabile, su cui investiamo convintamente perché aiuta i nostri giovani a crescere come persone e come membri di una comunità più ampia che non si racchiude nell’io ma nel noi.
Condivisione, comunità, cultura: l’esatto opposto dell’abominio nazista che distrusse la vita di milioni di persone tra cui la giovane Anna. Non dimentichiamo che fascismo e nazismo iniziarono con l’intolleranza e guarda caso bruciando dei libri. Quanta paura fa la cultura a chi semina odio?

Scrisse Anne nel suo diario: 


 ‘Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.’

Grazie Anna, la tua bellezza rimane ancora, a partire dalle speranze e dai sogni dei nostri giovani che sono qui con noi a ricordarti. Sta a tutti noi essere custodi della bellezza che ci hai lasciato.





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